L’ Alternanza Scuola-Lavoro intende fornire ai giovani, oltre alle conoscenze di base, quelle competenze necessarie per inserirsi nel mercato del lavoro.
Le ore di studio vengono alternate a ore di formazione in aula e ore trascorse all’interno delle aziende.
L’Alternanza Scuola – Lavoro vuole garantire un’esperienza “sul campo” e superare il gap “formativo” tra mondo del lavoro e mondo accademico in termini di competenze e preparazione. Questo è uno scollamento che spesso caratterizza il sistema italiano e rende difficile l’inserimento lavorativo una volta terminato il ciclo di studi.
L’alternanza intende integrare i sistemi dell’istruzione, della formazione e del lavoro. Per fare questo è necessaria una collaborazione produttiva tra i diversi ambiti.
La finalità è quella di creare un luogo dedicato all’apprendimento in cui i ragazzi siano in grado di imparare concretamente gli strumenti del “mestiere”.
In questo modo diventeranno responsabili ed autonomi. Se per i giovani rappresenta un’opportunità di crescita e di inserimento futuro nel mercato del lavoro, per le aziende si tratta di investire strategicamente in capitale umano ma anche di accreditarsi come enti formativi.
L’idea di base è quella di orientare lo studente nelle future scelte professionali.
Gli articoli 33 e 43 della legge 107/2015, sanciscono che l’Alternanza Scuola-Lavoro è parte integrante dell’orario scolastico. Svolta in terza, quarta e quinta superiore.
Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, nei giorni scorsi aveva annunciato alcune novità per la prossima maturità. Ma subito sono state apportate alcune modifiche. Inizialmente a partire da 2018/2019, gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori sarebbero stati sottoposti a un test al computer. Questo per saggiare le loro competenze in Italiano, Matematica e Inglese. Per il precedente esecutivo, la semplice compilazione del quizzone, e non il punteggio conseguito, è requisito indispensabile per accedere agli esami di Stato. L’emendamento in discussione alla Camera, presentato dai relatori, se approvato, sospenderà l’obbligo in questione fino al 2019/2020. Dunque,l’Alternanza Scuola – Lavoro diventerà propedeutico all’esame a partire dalla maturità dell’anno 2021.
Per il momento, le novità che sono previste per la maturità 2019 sono: cancellazione della terza prova scritta, quella compilata la stessa mattina dalla commissione giudicatrice; modifica dei punteggi che daranno più importanza alla carriera scolastica. Le due prove scritte e il colloquio varranno 20 punti ciascuno e la carriera scolastica, attraverso i crediti acquisiti nell’ultimo triennio, 40 punti.
Ricapitolando, per quanto riguarda l’Alternanza Scuola-Lavoro, si farà ma non sarà requisito per l’accesso alla maturità.
Attualmente il numero di ore, stabilito dal Miur, che ogni studente dovrà svolgere di Alternanza Scuola-Lavoro a seconda dell’indirizzo scolastico frequentato:
- Licei: 200 ore di Alternanza scuola – lavoro
- Istituti professionali: 400 ore di Alternanza scuola – lavoro
- Istituti tecnici: 400 ore di Alternanza scuola – lavoro
Le ore di alternanza possono essere cumulate nel corso del triennio superiore.
I progetti, inoltre, possono essere svolti durante l’anno scolastico, nell’orario delle lezioni o nel pomeriggio, oppure nei periodi di vacanza.
L’alternanza deve essere “un’opportunità per le scuole” e non deve essere “percepita come un dovere”.
Per maggiori informazioni sui Progetti di Alternanza Scuola-Lavoro proposti da noi, visita il nostro sito, scrivici a scuole@paidea.it oppure chiamaci al numero 08118087852.
Ti aspettiamo!