Avete già provato qualche attività di coding con le scatole delle uova?
Abbiamo riprodotto un gioco molto semplice per introdurre il coding nella scuola dell’infanzia, adatto ai bambini dai 3 ai 4 anni.
Parliamo oggi di un’attività di coding unplugged e cioè di un’attività di coding per la quale non è richiesto l’utilizzo di strumenti elettronici.
Cosa ci serve?
Ecco il materiale che ci occorre:
- scatole di cartone per le uova (vuote!)
- scotch o colla vinilica
- detersivo disinfettante e panno pelle
- un pc collegato ad una stampante a colori
- tovaglioli di carta colorata o cartacrespa
I cartoni delle uova
Per i cartoni delle uova ci siamo recati presso una pasticceria. Le pasticcerie, infatti, utilizzano delle grandi confezioni da 30 uova per i loro preparati.
Può capitare però che queste confezioni siano sporche. Quello che bisogna fare è innanzitutto eliminare quelle troppo sporche. Successivamente bisogna munirsi di detersivo e, senza bagnare troppo i cartoni che altrimenti potrebbero rompersi, pulire e togliere eventuali piccoli residui di sporco dalle scatole.
Il codice a colori
Il nostro piccolo progetto riprende un po’ quello che è il principio della pixel art. In questo primo approccio al coding però i numeri sono stati sostituiti da un codice a colori. Abbiamo infatti realizzato al PC una tavola della grandezza delle scatole delle uova con dei cerchi colorati.
Inseriamo di seguito la tavola che potete scaricare e stampare a colori. Vi suggeriamo di verificare le impostazioni della stampante. La stampa deve avvenire nel formato “Orizzontale” per fogli in formato A4.
Una volta eliminata la carta in eccesso (la potete tagliare o piegare) non vi resta che attaccare il codice sulla prima metà della vostra scatola di cartone. Fate però attenzione ad attaccarle nel modo giusto: in genere, queste scatole hanno un formato di 5*6 spazi. Il codice a colori va quindi incollato sullo scatolo facendo in modo che orizzontalmente ci siano 5 “alloggi” per le uova. Così come potete vedere in foto. Per attaccare il foglio potete usare sia lo scotch che la colla vinilica. Nel secondo caso ci vorrà più tempo ad ultimare il lavoro a causa dei tempi d’asciugatura della colla.
Come funziona il coding?
Ora che avete completato la vostra scatola di cartone siete pronti per spiegare il gioco ai bambini!
Ogni bambino dovrà avere la sua scatola di cartone. Il gioco consiste nel saper riuscire a riprodurre lo stesso schema disegnato sul foglio a4 all’interno della scatola grazie a dei fazzoletti colorati. Bisognerà quindi riempire gli alloggi vuoti con un fazzoletto (o carta crespa) rispettando lo schema suggerito.
Fazzoletti o carta crespa?
Per riempire gli spazi vuoti e ricreare il codice, possiamo utilizzare sia i fazzoletti colorati (in questo caso dovranno essere: verdi, gialli, blu e arancioni) sia la carta crespa. Utilizzare i fazzoletti è molto più veloce in quanto già sono divisi e devono essere solo “appallottolati”. Se si usa la carta crespa è invece necessario fare un passaggio in più: bisognerà ritagliare la carta crespa in tante striscette.
Spiegazione del gioco
Una volta distribuite le tavole di lavoro ed i fazzoletti colorati ( 4 verdi, 4 arancioni, 4 blu e 3 gialli) passiamo alla spiegazione del gioco. Se i bambini sono vivaci è meglio spiegare prima il gioco e poi distribuire il materiale.
Abbiamo chiesto alla classe: “sapete cos’è un codice?”.
La prima risposta è stata: “Come quello che serve ad aprire una cassaforte”
La seconda risposta: “Quello che serve a sbloccare il cellulare”
Ci sono sembrate davvero delle ottime risposte sulle quali iniziare la nostra conversazione con i bambini. Abbiamo spiegato quindi che il codice può essere una sequenza di numeri, lettere, azioni o come nel nostro caso di colori.
Riuscire a copiare nella sequenza giusta il codice dei colori con i fazzoletti è un po’ come inserire il codice per aprire una cassaforte o sbloccare un cellulare.
Facciamo poi qualche esempio con la nostra scatola. “Se il primo cerchio è di colore verde, di che colore dovrà essere il primo fazzoletto da inserire?”
Continuiamo con altri esempi e iniziamo a riempire anche il secondo spazio di colore blu. Chiedete a tutti i bambini se la spiegazione è chiara. Se qualche bambino dice di non aver capito, iniziate di nuovo con l’esempio dell’inserimento del primo fazzoletto nella scatola. Se a tutti i bambini è chiaro lo svolgimento dell’esercizio, non vi resta che farli giocare!
Il debug nel coding
È normale che qualche bambino non riesca a svolgere subito l’esercizio in modo corretto. Il debug è un esercizio consequenziale ad ogni attività di coding. Controlliamo quindi singolarmente il lavoro di ogni bambino e se ci dovessero essere degli errori, li correggete insieme. Anche se i bambini hanno completato l’esercizio in modo corretto, è buona abitudine controllare insieme l’esito dell’esercizio.
Conclusioni e replicabilità del gioco
Con questo esercizio introduciamo il concetto di codice e di debug. La scatola delle uova può essere riutilizzata per altri esercizi ed anche i fazzoletti possono essere riciclati. Potete per esempio creare un nuovo codice con gli stessi colori ma in posizioni diverse e rendere il gioco più complesso. Come? Invece di consegnare agli alunni i fazzoletti “già contati” e del colore giusto, lasciate tutte le palline che hanno fatto la prima volta in una grande cesta (o busta). Stavolta dovranno essere in grado di scegliere autonomamente i fazzoletti giusti (nel numero e nel colore) per completare il loro schema.
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