M’illumino di meno – attività didattiche per il risparmio energetico

Conoscete l’evento “ Mi illumino di meno ? ”

Mi illumino di meno è un’iniziativa finalizzata alla sensibilizzazione al risparmio energetico lanciata nel 2005 dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di Rai Radio 2.

Prende il nome dai celebri versi di Mattina di Giuseppe Ungaretti (“M’illumino / d’immenso”), ed invita a ridurre al minimo il consumo energetico, spegnendo il maggior numero di dispositivi elettrici non indispensabili.

Sono molte le amministrazioni locali che spengono simbolicamente le luci di monumenti ed uffici pubblici negli orari previsti. Nel 2008 le adesioni alla giornata per il risparmio energetico sono arrivate da oltre 500 comuni.

Tra i luoghi e i monumenti più importanti rimasti al buio vi sono il Duomo di Milano, il Colosseo, l’Arena di Verona, Piazza San Marco a Venezia oltre a numerose altre piazze italiane.

Anche noi nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa per contribuire al risparmio energetico e quindi alla tutela dell’ambiente! 

1)LABORATORIO DI RICICLO

Quante volte abbiamo utilizzato materiale da riciclo per i nostri lavoretti in classe? Dalle bottiglie che diventano salvadanai a contenitori di latta che diventano portapenne?

Sensibilizzare i bambini ad acquisire un atteggiamento di responsabilità e rispetto verso l’ambiente significa renderli consapevoli del valore del recupero e del riciclo.

Il riciclo creativo sottolinea l’importanza del riuso di materiali che dovrebbero essere buttati dando loro una seconda vita.

Oltre ad educare i bambini ed i ragazzi al riciclo, questo tipo di laboratorio valorizza la creatività degli alunni in quanto dovranno costruire degli oggetti con l’uso di materiali proveniente dalla raccolta differenziata. Consigliamo quindi di utilizzare diversi tipi di materiali come plastica, carta, cartone, avanzi di stoffa, scarti di legno, tappi di bottiglia, nastrini, etc…

2)LABORATORIO DI TINKERING

Abbiamo spesso sentito parlare di Tinkering e sappiamo che è una nuova metodologia didattica che invita gli alunni a “pensare con le mani”. Ai piccoli ricercatori vengono distribuite componenti elettroniche di base come pile, morsetti, cavi, luci led e batterie. Dovranno poi cimentarsi nella costruzione di oggetti animati, piccoli robot o scenari in movimento unendo queste componenti elettroniche ad oggetti che altrimenti andrebbero buttati. Parliamo, per esempio, di bicchieri di plastica, pennarelli, stoffa, scatole, fil di ferro etc…. I docenti dovranno aiutare gli alunni nella costruzione ma dovranno intervenire solo nel caso in cui l’alunno resti “bloccato”. Durante questo gioco sarà possibile utilizzare anche colla, scotch e adesivi per unire tra loro i diversi componenti. Sicuramente è un’idea stimolante che unisce le più moderne metodologie didattiche al classico laboratorio di riciclo creativo.

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tinkeringtinkering area

3)DIFFERENZIAMOCI

Per quanto la raccolta differenziata sia ormai una prassi consolidata, è chiaro che non in tutte le famiglie viene rispettata. Spesso la fretta, la difficoltà nel riconoscere i diversi materiali e l’ingombro di tanti sacchi della spazzatura sono un ostacolo verso la corretta differenziazione dei rifiuti. Iniziamo quindi a scuola ad insegnare le regole principali.

Per prima cosa è possibile far costruire ai bambini i contenitori della raccolta differenziata da tenere in classe. Si può iniziare per esempio col decorare i fusti di cartone dei detersivi in polvere con targhette o pezzi di rifiuti che ne indicano il contenuto.

Un’altra attività molto utile è quella di creare l’elenco di materiali che dovrà contenere ciascun contenitore in base alla regolamentazione del proprio comune.

Oltre ad attività pratiche è possibile realizzare dei giochi che stimolano il senso civico ed il rispetto dell’ambiente così come suggerito dal sito ideegreen.it

4) ADOTTA UNO SPAZIO DELLA TUA SCUOLA (o della tua città)

L’obiettivo di questo tipo di attività è quello di responsabilizzare gli alunni coinvolti e le loro famiglie. Una volta scelto uno spazio della scuola (o meglio, della propria città), gli studenti dovranno impegnarsi nella cura e nella relativa manutenzione. Rendere gli studenti più partecipi e attivamente coinvolti li integra nel processo di cura del bene pubblico.

giardino a scuolamanutenzione spazio verde

5) LABORATORIO DI ENERGIE RINNOVABILI

L’ultima idea prende spunto dall’impresa simbolica dell’edizione del 2010 in cui è stata utilizzata una speciale torcia fotovoltaica che ha toccato diverse città italiane e alcune istituzioni. La fiaccola, sullo stile della torcia olimpica, è stata la prima al mondo a essere realizzata con tecnologie rinnovabili: l’alimentazione è garantita completamente da moduli fotovoltaici che permettono l’accensione del “braciere” realizzato a LED.

Ebbene, non ci immaginiamo di realizzare un meccanismo così complesso ma di sicuro si possono costruire piccoli oggetti che funzionano grazie alle energie rinnovabili, quella solare in primis.

Non è così difficile reperire dei piccoli pannelli solari e collegarli a delle batterie.

In alcuni istituti, dalla III media in poi, abbiamo progettato e realizzato dei modellini di giardini, campetti di calcio e piazze alimentate a energia solare. I led fungevano da lampioni, le luci dei segnali stradali si accendevano grazie ad un pannello solare e ad un convertitore. Gli alunni si sono divertiti non solo nel realizzare piccoli circuiti elettrici alimentati dall’energia solare ma anche a costruire dei modellini con oggetti di riciclo.

modello casa alimentata ad energia solaremodello casa alimentata ad energia solare

6)SPEGNIAMO LE LUCI!

L’ultimo nostro consiglio riguarda proprio il fulcro della manifestazione mi illumino di meno: spegnere la luce per accendere la speranza!

Proviamo per un giorno a non utilizzare dispositivi elettrici ed elettronici. Spegniamo le luci, la lim, i pc, la televisione. Preferiamo le scale all’ascensore, la bici all’auto, un’insalata ad un cibo cotto.

Sono tanti piccoli gesti che, fatti da tutti, riducono sensibilmente il consumo di energia elettrica.

Ed allora cosa aspetti? Spegni la luce e ACCENDI LA SPERANZA!

PLAY: un videogioco per l’ambiente

Un modo molto carino per coinvolgere i propri studenti e affrontare il tema del risparmio energetico è attraverso i videogiochi. Grazie ad un finanziamento Erasmus+ abbiamo realizzato il progetto PLAY “Protect, Learn, engAge and enjoY che ha coinvolto, oltre a Paidea, l’IC Socrate Mallardo di Marano, la Szkola Podstawowa nr 6 dalla Polonia e l’associazione A.M.E.F.E dalla Spagna. PLAY ha direttamente coinvolto gli studenti delle scuole partner nella realizzazione di un videogioco con la piattaforma Unity 3D  allo scopo di promuovere le loro competenze digitali e sensibilizzarli sull’importanza di salvaguardare il pianeta. Il videogioco è disponibile gratuitamente su App Store e Play Store. I giocatori dovranno interagire con vari ambienti per comprendere le principali cause legate allo spreco di risorse e all’inquinamento e per conoscere alternative sostenibili che contribuiranno a ridurre il nostro impatto ambientale.

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Edizione 2021

L’ edizione 2021 è dedicata al ” Salto di Specie“,  cioè ad un’evoluzione nel nostro modo di abitare il pianeta. Tutti noi siamo chiamati a modificare i nostri comportamenti e ad adottare un stile di vita più green, più responsabile, più sostenibile. Soprattutto lo scoppio della pandemia ha dimostrato quanto il benessere delle persone sia legato al benessere degli animali e degli ecosistemi. Abbiamo logorato il pianeta in cui viviamo tanto da metterlo in pericolo e da mettere in pericolo le nostre stesse vite, ora è tempo di cambiare e di fare un salto in avanti .

Ma in che modo possiamo fare un salto di specie?

È salto di specie passare dalle energie fossili alle rinnovabili, è salto di specie il risparmio energetico, è salto di specie riciclare, ridurre, riconvertire. È salto di specie la raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti fino a rifiuti zero, è salto di specie la riduzione degli sprechi alimentari. È salto di specie piantare alberi e rendere le città più resilienti. È salto di specie consumare meno e meglio. 

 

Edizione 2022

L’edizione del 2022 è la diciottesima, simbolicamente indicata come quella della maturità. L’aggettivo maturo ha un significato importante e ricorre sia in riferimento alla consapevolezza di agire per salvaguardare il nostro paese sia in riferimento alla generazione che si mobilita per richiamare l’attenzione politica sulla crisi climatica. Oltre ad una maggiore attenzione allo spreco di risorse e quindi all’adozione di comportamenti responsabili, queste ultime edizioni sono caratterizzate da azioni che contribuiscono ad una radicale transizione energetica. Quest’anno le protagoniste sono le biciclette, che contribuiscono a ridurre l’inquinamento dovuto ai carburanti fossili, e le piante, i più efficaci ripulitori di aria. L’edizione 2022 prevede infatti l’adesione di due mentori: l’ultraciclista Paola Giannotti, testimonial attiva della bici, e il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, promotore delle piante come strumenti per compiere la transizione ecologica. Un’importante iniziativa è “Un albero per il futuro“, gestita dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità che prevede di piantare 50.000 alberi in 10 anni con “l’obiettivo di creare un bosco diffuso in tutta Italia, fatto di piccoli alberi di specie autoctone che cresceranno con noi accompagnandoci in un percorso che aumenti la qualità ambientale”. Le scuole di ogni ordine e grado e le Università, così come i Comuni e le associazioni sono invitate a partecipare adottando uno o più alberi. Tra quelli che è possibile richiedere ci sono anche le talee dell’Albero di falcone, un ficus piantato in memoriam davanti alla casa di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo.

Edizione 2023

Al centro di “M’illumino di meno” 2023 ci sono due temi di crescente rilevanza nel panorama globale:

  • La riduzione dei consumi: per limitarne l’impatto ambientale e economico;
  • Le comunità energetiche e la condivisione di energia rinnovabile e pulita.

Anche per questa edizione ci saranno moltissime scuole, università, amministrazioni, aziende, associazioni, condomìni e cittadini che contribuiranno spegnendo le luci, pedalando, organizzando attività di educazione ambientale, riducendo il consumo energetico. Ad esempio l’Università Ca’ Foscari di Venezia terrà un contest social chiamato “Old but Gold” in cui verrà richiesto di pubblicare un oggetto a cui è stata data una nuova vita attraverso un’azione creativa di riutilizzo e inoltre terrà l’iniziativa “Swap Party: festa del riuso sostenibile” presso il Campus di San Giobbe in cui i partecipanti dovranno portare uno o più articoli (abbigliamento, libri, accessori) che non usano più e che altrimenti verrebbero gettati, ma che potrebbero tornare utili a qualcun altro e potranno
prenderne alcuni tra quelli disponibili.

Per scoprire tutte le iniziative basta collegarsi a questo link.

Se anche tu vuoi entrare a far parte della community di M’illumino di meno” registrati a questo link.

Ti rimandiamo inoltre ad un repository dove troverai del materiale didattico per l’insegnamento dell’educazione civica. Tra le varie risorse merita particolare attenzione una piattaforma su cui fare un test per scoprire come le proprie attività quotidiane influenzano l’impronta ecologica, ovvero il consumo di risorse naturali.