Chi non ha mai utilizzato le emoji per inviare messaggi ai propri amici e familiari, per commentare i post su varie piattaforme social oppure per esprimere le proprie idee? Con l’aumento dell’utilizzo della tecnologia, e in particolare dei dispositivi mobili, la possibilità di comunicare e di entrare in contatto con persone provenienti da tutto il mondo è diventata sempre più reale. Infatti, oggi possiamo vedere contenuti e scambiare messaggi con qualsiasi utente, a prescindere dalla sua posizione geografica. Questo ha reso necessario la creazione di un linguaggio condiviso che permettesse a tutti di comprendersi, al di là della propria lingua madre. L’uomo è un essere sociale che ha bisogno di comunicare e condividere le proprie emozioni e le proprie esperienze, proprio per questo sono nate le emoji, che creano un ponte tra le varie culture e trasmettono messaggi chiari e immediati.
Perchè le emoji sono importanti
Per prima cosa è fondamentale sottolineare perchè le emoji sono così importanti. Innanzitutto ci permettono di trasmettere delle emozioni, quindi facilitano la condivisione dei propri stati d’animo, poi permettono di riassumere concetti e frasi e quindi di comunicare in modo rapido e veloce. Un altro aspetto positivo è che quando utilizziamo le faccine stiamo in realtà traducendo il testo, utilizzando un codice diverso dalla nostra lingua; il ricevente del messaggio invece, per comprendere quello che vogliamo dire, deve decodificare il messaggio. Queste attività sono molto utili per allenare la mente, soprattutto per i più piccoli. Inoltre, grazie alle emoji, abbiamo la possibilità di giocare con la lingua e quindi di dare sfogo alla nostra creatività e immaginazione. Leggere un testo che contiene delle faccine colorate è sicuramente più piacevole che vedere una pagina bianca con dell’inchiostro nero, anche dal punto di vista visivo, ecco perchè i giovani tendono a utilizzare sempre più frequentemente simboli e immagini.
Tutte queste caratteristiche possono essere utilizzate in ambito didattico per creare delle attività più coinvolgenti, che tengano alto il livello di concentrazione degli studenti e che aumentino la loro partecipazione. Per questo motivo vogliamo proporvi dei siti e delle risorse per realizzare materiale educativo sfruttando le emoji.
Le emoji e la matematica
Solvemoji è una piattaforma molto utile che presenta dei rebus matematici che hanno come protagoniste le faccine. Le attività sono divise per grado di difficoltà ed è possibile giocare online, e quindi inserire la soluzione direttamente sul sito, oppure salvare l’immagine e condividerla con i propri studenti attraverso piattaforme come Google Classroom.
Un’altra attività molto carina per la matematica consiste nel creare dei problemi utilizzando parole ed emoji. Può essere l’insegnante a realizzare il testo del problema oppure può affidare il compito ai propri studenti, che dovranno sfidare i loro compagni a trovare le soluzioni.
Le emoji e il digital storytelling
Le emoji possono essere utilizzate anche come ispirazione per creare una storia. Si possono selezionare delle faccine e chiedere ai propri studenti di inventare un racconto che contenga quegli elementi, ad esempio un cane, una torre e una barca. Cliccando qui è possibile scaricare una copia di Emoji Random Writing Prompt Generator, un file che permette di generare automaticamente una serie di due, tre, quattro o cinque emoji che possono servire come punto di partenza per creare un personaggio, un’ambientazione o una storia.
In alternativa gli studenti possono creare dei racconti utilizzando unicamente le emoji, oppure possono condividere con i propri compagni i loro hobby, le loro passioni e aspetti della propria vita e del proprio carattere. L’insegnante può anche creare una lista con alcune domande, ad esempio: qual è il tuo cibo preferito? cosa ti piace fare nel tempo libero? hai animali? per promuovere la comunicazione e per rafforzare il gruppo classe attraverso la condivisione e la conoscenza.
Ancora è possibile tradurre favole, fiabe e brevi poesie utilizzando le emoji. Noi ad esempio abbiamo realizzato un gioco in cui abbiamo trasformato i titoli di fiabe e favole in sequenze di emoji, per visualizzare l’attività clicca qui.
Le emoji e l’inglese
Si possono creare anche delle attività per migliorare le abilità linguistiche. Ad esempio il docente può creare delle frasi con le emoji e gli studenti devono decodificarle e leggerle in inglese, oppure si possono proporre degli argomenti sotto forma di faccine per dar vita a dei dibattiti in cui gli alunni devono esprimere il proprio punto di vista e devono motivare la propria posizione. Si possono anche insegnare nuovi termini sfruttando l’associazione tra immagini e testo. In questo modo l’apprendimento risulterà più semplice e duraturo.
Inoltre si possono tradurre delle canzoni in lingua straniera con le emoji per promuovere la memorizzazione di parole e costrutti grammaticali, come è stato fatto per la canzone Roar di Katy Perry o Uptown Funk di Marc Ronson. Emojitranslate in questo caso può essere molto utile in quanto permette di tradurre automaticamente un testo nel linguaggio delle faccine. Si può selezionare la lingua di partenza e poi visualizzare il risultato finale in modo pratico e veloce.
Si può anche chiedere agli studenti di leggere delle frasi del testo e poi di riassumerle utilizzando le faccine per verificare la loro comprensione.
Le emoji e la letteratura
La Penguin Random House ha pubblicato delle rivisitazioni delle opere di Shakespeare. I testi sono stati riscritti sotto forma di messaggi di testo, ovviamente correlati di emoji, quindi è stato utilizzato un linguaggio molto vicino ai giovani per attrarre la loro attenzione e per facilitarne la comprensione. La stessa cosa può essere fatta per romanzi o opere della letteratura italiana, ad esempio come sfida si può chiedere agli alunni di tradurre un capitolo o un atto di un libro a loro scelta e poi di condividere il lavoro con la classe. Oppure più semplicemente si possono trasformare le poesie in sequenze di emoji.
Risorse utili
Emojipedia è un sito molto utile per scoprire il significato di ogni emoji e per tenersi aggiornati sulle ultime faccine. Gli studenti possono inserire una parola chiave per visualizzare le faccine corrispondenti. L’unica cosa da tenere in considerazione è che la piattaforma è in inglese quindi digitando le parole in italiano non si avrà nessun riscontro.
Emoji Scavenger Hunt è un’attività sviluppata da Google in cui gli studenti devono utilizzare la fotocamera del proprio cellulare per scovare delle emoji nel mondo reale.
Canva è un sito che permette di creare e personalizzare gratuitamente grafiche di ogni tipo per la realizzazione di progetti. Si possono creare delle sequenze di emoji utilizzando le faccine presenti sul sito, oppure si possono creare delle vere e proprie storie. Ancora è possibile creare dei fogli di esercizi per realizzare alcune delle attività menzionate precedentemente. Si possono anche creare delle card con le varie emoji da utilizzare per valutare i compiti dei propri studenti o per chiedere loro di esprimere un feedback sulle lezioni o sugli esercizi svolti.
Le attività che vedete in questo articolo sono state realizzate tutte utilizzando questa piattaforma.