Mancano pochi giorni al 1° Aprile, uno dei giorni più divertenti dell’anno, in cui ci si ingegna per organizzare scherzi divertenti ai propri amici e ai propri familiari per festeggiare il Pesce d’Aprile.
Ma da dove nasce la tradizione del Pesce d’Aprile? Scopriamolo insieme!
Una delle tesi più accreditate collega il Pesce d’Aprile all’equinozio di primavera, che cade tra il 20 e il 21 marzo e che nell’antichità corrispondeva all’inizio dei festeggiamenti del Capodanno, prima che il calendario Gregoriano lo spostasse al primo gennaio. I festeggiamenti di questa sorta di Capodanno duravano fino al primo di Aprile.
La leggenda vuole che molti francesi, contrari a questo cambiamento o semplicemente sbadati, continuassero a scambiarsi regali tra marzo e aprile, festeggiando il Capodanno come ai vecchi tempi. Dei burloni iniziarono così, per sbeffeggiarli, a consegnar loro regali assurdi o vuoti durante feste inesistenti.
Dalla Francia di Re Carlo IX e dalla Germania degli Asburgo, la tradizione si diffuse poi in Inghilterra nel XVIII secolo e negli altri stati europei.
Qui in Italia l’usanza di farsi degli scherzi il 1° aprile risale al periodo tra il 1860 e il 1880 e la prima città ad accogliere l’abitudine francese fu Genova, dove la tradizione si radicò prima tra i ceti medio-alti per poi dilagare anche nel resto della popolazione.
Ma c’è chi sostiene che la nascita del Pesce d’Aprile sia da collocarsi ancora più indietro nel tempo, come nell’Antica Roma, subito dopo le Idi di Marzo, quando i contadini organizzavano feste in onore della Dea Cibele, protettrice degli animali e dei luoghi selvatici, che si protraevano per diversi giorni con balli e canti sacri. Alcuni storici poi identificano delle somiglianze tra queste festività e il nostro odierno Pesce d’Aprile, perché già a quel tempo c’era l’abitudine di ingannare i propri amici con tanti scherzi.
Secondo altri, le origini del Pesce d’Aprile potrebbero risalire all’Antico Egitto. Antonio avrebbe chiesto a un servo di attaccare al suo amo un pesce enorme per vincere una gara di pesca e fare bella figura con la sua Cleopatra. Ma la donna, fiutato l’inganno, lo avrebbe sostituito con un pesciolino finto.
E perchè si usa l’espressione “pesce d’aprile”?
La risposta pare essere molto semplice. Come i pesci abboccano facilmente all’amo, così le vittime delle burle “abboccano” perfettamente alla presa in giro.
Ora che abbiamo fatto un pò di chiarezza sulle origini del Pesce d’Aprile, per festeggiare insieme vogliamo proporvi qualche simpatica attività da svolgere in classe… o meglio, a casa!
Che ne dite di qualche bella filastrocca a tema?
Le filastrocche svolgono un ruolo molto importante nella crescita del bambino e nello sviluppo di alcune capacità intellettive. Esse hanno origini antichissime: la facilità di memorizzazione, grazie al ritmo e alle rime, ha fatto sì che molte di esse siano state tramandate nel corso dei decenni per arrivare fino a noi. La prima filastrocca che vi proponiamo è stata scritta da Jolanda Restano.
Che giorno è oggi? E il primo di aprile
mese di sole e di vento gentile.
E in questo giorno, davvero speciale
che non è Pasqua e neppure Natale,
si posson fare dei begli scherzetti
per stuzzicare i nostri amichetti.
Disegno e ritaglio un bel pesciolino,
lo attacco alla schiena di qualche bambino
e poi ridacchio e segno col dito
mentre qualcuno mi guarda stupito!
È divertente, è un gran bel giocare
solo una cosa ho da ricordare!
Esiste una regola a questo bel gioco:
lo scherzo è bello se dura poco!
Anche questa breve filastrocca è molto divertente e racchiude l’essenza di questa festività. Si può insegnare ai bambini e fargliela recitare.
Filastrocca del pesce d’aprile
che è un pesciolino primaverile,
non sta nel fiume,
non sta nel mare
non ha neppure imparato a nuotare:
ma anche quando non sono in vena
me lo ritrovo attaccato alla schiena!
Per i più piccoli c’è anche una simpatica filastrocca animata che ha come protagonisti un topolino e un gatto (clicca su questo link per vedere il video).
Come prossima attività non possiamo non proporre qualche scherzetto che farà divertire tutti!
Scherzetto n. 1
Uno scherzo senza tempo
Il primo è uno scherzo classico, che per questo non può mancare. Come dice la filastrocca, esso consiste nell’attaccare un pesciolino sulla schiena della nostra vittima senza farci scoprire. Lui non si accorgerà di niente, ma tutti vedendolo passare scoppieranno a ridere!
Servono solo:
-Un foglio di carta e una matita;
-Pastelli o pennarelli;
-forbice con la punta arrotondata;
-scotch;
Ora non vi resta che disegnare il vostro pesciolino e dare inizio allo scherzo. State attenti a non farvi scoprire!
Scherzetto n. 2
Scatola a sorpresa!
Occorrente: 1 scatolina piccola simile a quella dei gioielli, cartoncino, spillatrice, colla, penne, matite, pennelli.
Create per prima cosa la molla. A tal proposito, tagliate due strisce di cartoncino lunghe 30 e larghe 2,5 centimetri ed unite le estremità. Formate dunque con le strisce di cartoncino un angolo retto e fermatele con un punto di spillatrice o in alternativa una punta di colla vinilica. Piegate una delle due strisce sull’altra, poi la seconda sulla prima, di nuovo la prima sulla seconda e così via finché avrete ottenuto l’andamento di una molla.
A questo punto avrete ottenuto una molla come quella che appare nella foto. Ottenuto questo risultato, create il soggetto che salterà fuori dalla scatolina. Inutile dire che potrete scegliere tutto ciò che stuzzicherà la vostra fantasia: il volto di un pagliaccio divertente o un mostro spaventoso ad esempio.
Una volta ritagliato e colorato, applicate il disegno sulla scatola. Per questa operazione non dovrete far altro che cospargere di colla una delle estremità della molla e fissarla sul fondo dalla scatola. Ora mettete della colla anche sull’altra estremità ed applicate sopra il disegno. Aspettate che tutto si asciughi e chiudete successivamente la scatolina. Solo ora il gioco sarà fatto: il pacchetto sarà infatti pronto a sorprendere la persona che alzerà il coperchio.
Non dimenticate di decorare anche la scatola. A tal proposito, potrete incollare, su tutta la scatola (compreso il coperchio) del feltro colorato, abbellire il tutto con delle coccarde o in alternativa, disegnare dei motivi a vostro piacimento.
E per chi ama colorare, proponiamo qualche disegno..
Pensavate avessimo dimenticato la pixel art?
La prima proposta è adatta ai più piccoli, in quanto è molto semplice da realizzare e presenta solo due colori: il rosso e il nero.
Codice a colori:
Codice in bianco e nero:
IMPARA ANCHE TU AD UTILIZZARE ZAPLYCODE !
La seconda è un pò più complessa in quanto ci sono due soggetti con varie sfumature di colori.
Codice a colori:
Codice in bianco e nero:
Potete scaricare le immagini direttamente da questo articolo cliccando sull’immagine con il tasto destro del mouse e selezionando l’opzione “salva immagine con nome”. Oppure potete andare sul sito zaply.code e ricercare l’immagine per nome. Una volta trovata l’immagine potete scaricarla cliccando sul tasto “scarica immagine”. Ricordate poi di scaricare anche il codice cliccando sul tasto “esegui”.
La pixel art è un’attività unplugged che rientra a pieno titolo nei progetti di coding.
Per altre immagini a tema realizzate con la pixel art clicca qui:
Festa della mamma:
https://www.paidea.it/festa-della-mamma-in-pixel-art/
Pasqua:
https://www.paidea.it/pixel-art-per-pasqua/
Carnevale:
https://www.paidea.it/coding-un-po-di-pixel-art-per-carnevale/
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