Avete già iniziato i vostri percorsi STEAM per questa estate? Anche quest’anno, infatti, è possibile organizzare dei campi estivi STEAM!
Cosa sono le materie STEAM
Con didattica delle STEAM si intende l’insegnamento e l’apprendimento nel campo scientifico, tecnologico, ingegneristico, artistico e matematico. Normalmente nelle pratiche STEM si includono tutti i livelli didattici, dalle scuole d’infanzia all’università, sia in orario scolastico che extrascolastico.
Il bando STEAM promosso dal ministero delle pari opportunità
Questo finanziamento pone l’accento sugli interventi formativi finalizzati all’avvicinamento degli alunni alle materie STEAM. Anche quest’anno gli Istituti Scolastici aderenti potranno beneficiare di un finanziamento per realizzare campi estivi steam rivolti a bambini e bambine.
Qualche esempio di attività da proporre per il campo estivo “In estate si imparano le STEAM”
- coding
- robotica educativa
- alfabetizzazione informatica
- utilizzo consapevole di internet e delle nuove tecnologie
- smart city
- digital storytelling
- Web journalism
- Realizzazione di un orto idroponico
- laboratori di esperimenti scientifici
- utilizzo del tangram per apprendere nozioni di matematica e geometria divertendosi.
- etc…
Percorsi suggeriti per le STEAM: iniziamo dal coding
In merito al coding, ci sono moltissime attività da poter organizzare a scuola. Esse ovviamente variano a seconda dell’età dei partecipanti e del loro background. A tal proposito, possiamo partire da attività unplugged per spiegare cos’è un algoritmo oppure utilizzare la programmazione a quadretti o la pixel-art per parlare in modo semplice di codice e di programmazione. Per le attività on-line, invece, se abbiamo a disposizione pc o tablet, possiamo avvalerci delle piattaforme di coding come code.org o programmi per la programmazione a blocchi come scratch.
Robotica educativa
Anche per la robotica educativa ci sono tantissime attività da poter organizzare! Programmare un robot è davvero divertente ed i ragazzi sono molto curiosi di scoprire come programmare il proprio robot. Anche in questo caso bisogna capire qual è l’utenza a cui ci rivolgiamo e quindi capire qual è il robot più adatto. In genere i robot si classificano in:
beginner: sono i robot che si programmano aggiungendo fisicamente dei blocchi con le istruzioni (dai 3 anni in poi). Un esempio sono coko della Clementoni o Cubetto.
entry level: sono dei robot che vengono programmati grazie a dei comandi presenti sullo stesso robot (in genere parliamo di istruzioni di base come avanti, indietro, gira a destra o gira a sinistra). Un esempio possono essere il DOC della Clementoni o beebot.
intermediate: sono quei robot che vengono programmati tramite un software installato su PC. Le istruzioni, che in genere vengono fornite tramite una programmazione visuale a blocchi, verranno poi scaricate sul robot che quindi le eseguirà. Un esempio è dato dai Vortex e Makeblock.
Advanced: rientrano in questa categoria quei robot programmabili da pc che vantano una serie di sensori che permettono di svolgere molteplici attività. Ad esempio: riconoscono i colori, la prossimità degli oggetti, la distanza, etc.. Il più conosciuto al momento è di sicuro il Mindstorm. Sul mercato però, stanno arrivando tantissimi nuovi robot, anche molto più economici che garantiscono le stesse prestazioni.
Smart City
I progetti relativi alla “Smart City” riguardano l’ideazione di città autonome che riescono a risolvere dei problemi in maniera automatica. Abbiamo visto tanti progetti in tal senso ma quello che ci ha colpito di più è Roobopoli ™: è un progetto che mira alla realizzazione di una esperienza educativa in ambito delle smart-city, smart-industry e smart grid. È rivolto a studenti delle scuole superiori ed è possibile programmare sia la città che il kart tramite la scheda NUCLEO. Gli studenti coinvolti nel progetto Roobopoli, gestiscono la progettazione di una smart city imparando ad utilizzare tecnologie di STMicroelectronics che sono realmente utilizzate per questo tipo di applicazioni.
Ciò favorisce la loro formazione e lo sviluppo di competenze reali, avvicinandoli al mondo del lavoro in un contesto affascinante, innovativo ed attuale, ma anche divertente
Digital Storytelling
Le attività di digital storytelling riguardano la creazione di storie tramite l’utilizzo di strumenti elettronici. Alla base ovviamente c’è lo sviluppo di una storia e quindi è necessario conoscere tutte le nozioni relative allo storytelling. La narrazione invece può avvenire in diversi modi. Possiamo utilizzare programmi come Kizoa e Powtoon per realizzare delle animazioni; scrivere on-line con programmi come Scriba Epub per creare un E-book; Utilizzare i lego e fare filmati con la tecnica dello stop-motion
Paidea propone questi ed altri progetti nell’ambito dei progetti STEAM e nei campi estivi steam. Potrete trovare altre proposte cliccando a questo link.
Inoltre siamo presenti nell’elenco dei soggetti che collaborano con il dipartimento per le pari opportunità per le iniziative rivolte alla promozione delle pari opportunità nella cultura scientifica e tecnologica.
Organizza con noi il tuo campo estivo innovativo, anche con affidamento diretto ai sensi del Decreto Legislativo 50 del 2016 in materia di Codice dei Contratti Pubblici. Vedi circolare MIUR.